Prendono il via domenica 11 novembre, presso la chiesa di San Domenico, le iniziative promosse dall’Area pastorale della Carità della diocesi di Rieti in occasione della giornata mondiale dei poveri, indetta per il secondo anno consecutivo dal santo Padre per il 18 novembre 2018.
Il tema della giornata
La giornata prende ispirazione dal versetto 7 del salmo 34: «Questo povero grida e il Signore lo ascolta e lo libera». Dai tre verbi che da esso possono essere estrapolati si può estrapolare la vera dinamica che si instaura nel rapporto tra Dio e i poveri.
- Gridare: la condizione di povertà, in qualunque forma si manifesti e a prescindere dalle cause che la determini, diventa un grido che denuncia la sofferenza, la solitudine, la delusione, la disperazione di chi non trova una speranza e si rivolge a Dio perché ascolti ciò che gli uomini non riescono a sentire chiusi nella loro indifferenza.
- Ascoltare: il Signore ascolta nel silenzio e lascia parlare il povero che esprime la propria disperazione, non come gli uomini che spesso, presi dalla frenesia di realizzare buone iniziative, dimenticano i bisogni reali di chi dovrebbero aiutare e finiscono per compiere gesti altruisti ma senza “sporcarsi” davvero le mani.
- Liberare: il Signore partecipa alla condizione del povero e chiede all’uomo di prendersi cura del fratello e del creato, perché gli esclusi trovino la forza di alzare lo sguardo verso la Sua Luce e trovino conforto alla loro condizione e recuperino la loro dignità. Senza dimenticare però di contrastare e cercare di eliminare le cause di ogni forma di povertà.
La giornata mondiale dei poveri vuole essere una feritoia aperta sulla sofferenza degli di tutti gli emarginati perché il loro grido desti l’attenzione di coloro che generalmente sono disattenti e distanti.
La lettura della Caritas diocesana
La Caritas diocesana ha scelto di porre l’accento su tre facce con cui la povertà si può presentare nella nostra quotidianità:
- Il grido dei fratelli immigrati costretti a lasciare le proprie terre per andare alla ricerca di situazioni che possano garantire loro quella dignità che viene negata nei Paesi di origine.
- La carenza di posti di lavoro che la nostra terra pone di fronte a chi la abita negando a uomini e donne quella dignità che è propria del potersi inserire nella società come unità produttiva.
- La distruzione che mani d’uomo compiono sul creato, mettendo a rischio la salute dell’intera umanità e distruggendo ciò che di meraviglioso Dio ci ha messo a disposizione: plastica nei mari, rifiuti nei boschi, incendi che distruggono flora e fauna, fumi nell’aria, sono solo alcuni dei tanti eventi nocivi per il nostro pianeta che l’uomo stesso produce reiterando comportamenti individuali e globali nocivi.
Le iniziative della settimana dei Poveri
Per dare forma a queste tre forme di povertà è stata allestita nella chiesa di San Domenico una mostra che, nelle sue tre articolazioni, riproduca aspetti di denuncia di quanto oggi accade intorno a noi, nella nostra totale indifferenza o leggerezza, utilizzando foto e video che mettano in risalto alcuni aspetti fondamentali.
L’inaugurazione dell’esposizione è in programma per domenica 11 novembre alle ore 19. Mercoledì 14, alle ore 21, avrà luogo una veglia di preghiera in segno di vicinanza e condivisione con le situazioni di povertà della nostra terra. Domenica 18 novembre alle ore 18, sempre nella chiesa di San Domenico, il vescovo presiederà la santa messa, alla quale seguirà un momento conviviale offerto dalla Caritas diocesana.
L’accesso alla mostra della Carita è ovviamente gratuito e aperto a tutti. L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12 (dedicato alle scuole) e dalle 17,30 alle 19,30.